March 28, 2024, 08:11:37 PM *
Welcome, Guest. Please login or register.

Login with username, password and session length
News: NEW CHILD BOARD CREATED IN THE POLITICAL SECTION FOR THE 2016 ELECTION
 
   Home   Help Login Register  
Pages: « 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 »   Go Down
  Print  
Author Topic: Natalee Case Discussion #757 6/8 - 6/14/08  (Read 309425 times)
0 Members and 2 Guests are viewing this topic.
mojo
Scared Monkey
*
Offline Offline

Posts: 93



« Reply #360 on: June 11, 2008, 11:32:54 AM »

and so what....this is hardly worth the paper it's printed on 

President’s Education Awards Program FAQs
Logged

The state of the condition insults my intuition
2NJSons_Mom
Monkey All Star
*****
Offline Offline

Posts: 11324



« Reply #361 on: June 11, 2008, 12:17:24 PM »

I spent some time, also, looking at the Presidential Award site, ISA site.  ISA is owned by a local organization 'Stichting'.  Searching some more, I found that the Aruba Hotel School was once governed by STICHTING ARUBA HOSPITALITY TRADES TRAINING  CENTER, and at that site I found many familiar surnames under faculty members ( one poor woman's name just says Ms.)....the school is now part of Colegio Arubano (sp)...called Education Professional Intermedio....bottom line, though is that it's all linked to AHATA, etc.

Here's the link...check out faculty members:

http://www.aruba.com/extlinks/epiweb/index.php


ISA is accredited a US admin, is associated with American International Schools, has US staff & administrators, so that's probably why they can participate so easily in the Presidential Award program.  imo
Logged

R.I.P Dear 2NJ - say hi to Peaches for us!

I expect a miracle _Peaches ~ ~ May She Rest In Peace.

SOMEONE KNOWS THE TRUTH  

None of us here just fell off the turnip truck. - Magnolia
Buckeye
Monkey All Star Jr.
****
Offline Offline

Posts: 5376



« Reply #362 on: June 11, 2008, 12:27:04 PM »

It might be an interesting project for the student investigators from Bauder College, to interview Val (if he actually is going to attend Emerson in Boston and not the branch in the Neth), regarding his online activity and conversations.
Logged
2NJSons_Mom
Monkey All Star
*****
Offline Offline

Posts: 11324



« Reply #363 on: June 11, 2008, 12:29:24 PM »

  

Stichting means foundation in Dutch....I should have looked it up first...thought it was a name.   
Logged

R.I.P Dear 2NJ - say hi to Peaches for us!

I expect a miracle _Peaches ~ ~ May She Rest In Peace.

SOMEONE KNOWS THE TRUTH  

None of us here just fell off the turnip truck. - Magnolia
SS
Monkey Junky
***
Offline Offline

Posts: 3216


« Reply #364 on: June 11, 2008, 12:31:51 PM »

I spent some time, also, looking at the Presidential Award site, ISA site.  ISA is owned by a local organization 'Stichting'.  Searching some more, I found that the Aruba Hotel School was once governed by STICHTING ARUBA HOSPITALITY TRADES TRAINING  CENTER, and at that site I found many familiar surnames under faculty members ( one poor woman's name just says Ms.)....the school is now part of Colegio Arubano (sp)...called Education Professional Intermedio....bottom line, though is that it's all linked to AHATA, etc.

Here's the link...check out faculty members:

http://www.aruba.com/extlinks/epiweb/index.php


ISA is accredited a US admin, is associated with American International Schools, has US staff & administrators, so that's probably why they can participate so easily in the Presidential Award program.  imo




Hi 2NJ,

I checked ISA out a little while back.  They are also connected to and part of American Schools Internaional which is a private business out of Princeton.  Were you OK with the storm?  I was pelted with hail and lost all power until 5 AM.
Logged
bleachedblack
Monkey All Star Jr.
****
Offline Offline

Posts: 7607



« Reply #365 on: June 11, 2008, 12:38:35 PM »

Here is an archived article I found about the kid graduating with Valentin- Gianni Ferrara, kidnapped at the age of 8 from his Italian parents in Aruba and taken to Venezuela. Throught the aid of the Italian government along with a ransom paid by his father he was returned to them and is now graduating. Not sure why I am so interested in this........now are there any translators?

++++++++
Per Gianni Ferrara, 8 anni, 650 milioni di riscatto. Altro blitz: torna a casa l' imprenditore Silvio Di Lanzo sequestrato in Venezuela
Liberato il bambino rapito ad Aruba
Le prime parole al padre: " Sto bene, sono anche ingrassato " . Presa la banda

----------------------------------------------------------------- Per Gianni Ferrara, 8 anni, 650 milioni di riscatto. Altro blitz: torna a casa l'imprenditore Silvio Di Lanzo sequestrato in Venezuela Liberato il bambino rapito ad Aruba Le prime parole al padre: "Sto bene, sono anche ingrassato". Presa la banda DAL NOSTRO INVIATO CARACAS - "Papa', stai calmo, sei troppo agitato. Sono io, Giovanni, sto benissimo. Non vedi? Sono perfino ingrassato...". Sono state queste le prime parole, pronunciate in spagnolo, che domenica sera (in Italia erano le 3.30 di lunedi' mattina) hanno sancito la fine di un incubo che durava da 73 gioni. + libero, sano e salvo, infatti, da ieri, il bambino di 8 anni, figlio di un napoletano, sequestrato nel Mar dei Caraibi. La famiglia non sta in se' dalla gioia, i rapitori sono stati tutti identificati, in maggioranza arrestati e in parte braccati, la Farnesina piu' che soddisfatta. + un successo tutto italiano il felice epilogo del rapimento, iniziato il 6 febbraio nell'isola di Aruba, del piccolo Gianni Giuliano Ferrara, quarto e ultimo figlio del ricco ristoratore di Castellammare di Stabia, Giovanni Ferrara, di 48 anni, e "festeggiato" dal contemporaneo blitz che ha portato alla liberazione dell'altro italiano rapito in Venezuela, l'impreditore Silvio Di Lanzo. Il rilascio del piccolo e' avvenuto nella terra ferma, in Venezuela, nella citta' di Maracaibo, un milione e mezzo di abitanti, capitale dello Stato di Zulia e del petrolio, la maggior ricchezza del Paese. Domenica sera, alle ore 21.30 locali, il bambino e' riapparso come dal nulla in buone condizioni fisiche e psicologiche sulle rive del grandissimo lago su cui sorge la seconda citta' del Venezuela, che dista poche decine di chilometri dall'isola in cui era stato prelevato. Indossava gli stessi pantaloncini e la stessa maglietta della sera del sequestro. In piu' aveva alcuni chili e un paio di scarpe nuove. Quelle che i rapitori si erano degnati di comprargli dato che lo avevano rapito scalzo. Proprio questo particolare era stato il segnale di riconoscimento nella seconda telefonata, quando i familiari, in preda all'angoscia, avevano chiesto un segno di riconoscimento preciso per non cadere nelle mani di sciacalli: "Era scalzo, il bambino", gli rispose il telefonista della banda. Il rilascio, come detto, e' avvenuto in piazza della Repubblica dove il piccolo ostaggio ha atteso che il padre convocato dai sequestratori giungesse in taxi. Vedendo il genitore incredulo e agitatissimo il bambino ha pensato bene di rincuorarlo, parlando in perfetto spagnolo con qualche parola di italiano ma senza neppure una in papiamento, la lingua delle Antille olandesi: "L'ho dimenticato del tutto", si e' giustificato il piccolo. Quasi contemporaneamente al padre e' giunto anche il rappresentante delle forze di polizia italiane che ha avuto un ruolo determinante in questo sequestro: il capitano dei carabinieri Gennaro Scala. Per la verita' la liberazione, se non annunciata, era ormai prevedibile: il riscatto, 360 mila dollari, circa 650 milioni di lire (ma la richiesta iniziale era stata niente meno che di 2 milioni e mezzo di dollari) era stata pagata sabato sera sempre a Maracaibo proprio dall'ufficiale dei carabinieri. Il quale, spacciandosi per un parente dell'ostaggio, aveva cosi' voluto compiere l'ultima beffa alla scalcagnata, ma pericolosa banda dei sequestratori di cui sapeva quasi tutto, grazie ai pedinamenti e alle intercettazioni compiuti da un efficiente nucleo della polizia venezuelana, messo a disposizione del nostro ufficiale che ha usato la sua ventennale esperienza di investigatore per mettere nel sacco una banda che godeva dell'appoggio di un basista molto vicino alla famiglia Ferrara. Le indagini condotte in perfetto accordo tra Venezuela, Olanda e Italia, in effetti, grazie al coordinamento internazionale attribuito al nostro carabiniere dal magistrato di Aruba, sono state efficacissime: gli autori del sequestro sono stati identificati tutti dopo qualche settimana e la maggior parte, ben trentasette persone, ieri e' finita nelle poco ospitali carceri locali. E quelli che sono in liberta', pare cinque, hanno le ore contate. + stata recuperata perfino una parte del riscatto pagato. Intanto ieri l'ex ostaggio e i suoi familiari hanno cambiato area per ragioni di sicurezza. La madre di Gianni, Filomena, non era in se' dalla gioia: "E' finito l'incubo. Adesso sto bene, finalmente mio figlio e' stato liberato". ----------------------------------------------------------------- IL RETROSCENA Cosi' un capitano dei carabinieri ha dato la svolta all'indagine In una telefonata la chiave dell'inchiesta L'ufficiale e' addetto militare dell'ambasciata DAL NOSTRO INVIATO CARACAS - Il capitano Gennaro Scala, che ha seguito il sequestro del bambino fin dai primi giorni ed e' diventato il regista delle indagini in continuo collegamento con il capo della polizia italiana, ha assaggiato sulla sua pelle quanto sia amaro passare da indagatore a indagato, anzi incarcerato. Gennaro Scala, infatti, cinquanta anni, sposato, due figli universitari, pur avendo alle spalle una brillante carriera prima come collaboratore del generale Dalla Chiesa nella lotta al terrorismo, poi comandante dei nuclei operativi a Verona e a Palermo, proprio nella citta' siciliana ha conosciuto il momento peggiore della sua vita di uomo e di militare. Nell'ottobre 1985 fu coinvolto, quale comandante del nucleo operativo, nell'inchiesta sul caso di Salvatore Marino, il picciotto che mori' sotto interrogatorio in questura. Il capitano si fece quindici mesi di carcere, fu sospeso, gli fu bloccata la carriera (gliela stanno ricostruendo solo adesso) salvo vedersi assolto in tutti i gradi di giudizio ad essere pienamente riabilitato. Trasferito come addetto militare all'Ambasciata di Caracas si e' buttato anima e corpo nell'inchiesta per salvare il bambino e assicurare alla giustizia venezuelana i colpevoli. La svolta nell'inchiesta sul sequestro del bambino risale alle 21.30 di sabato 21 febbraio quando la capitale Oranjestad e il resto degli 80 mila abitanti di Aruba avevano in mente il Carnevale. Solamente la famiglia Ferrara aveva ben altro a cui pensare. Giovanni Ferrara infatti si era trasferito a uno dei suoi tre ristoranti, il Solemare, in compagnia del capitano Scala sperando di avere un contatto con i banditi. I rapitori infatti si erano fatti vivi solamente una volta, il giorno dopo il sequestro a casa di Michael, il fratello di Filomena, la moglie di Ferrara. La telefonata era sta intercettata in Venezuela, Scala ne era stato subito informato e aveva fatto disporre, d'accordo con le autorita' giudiziarie di Aruba i controlli dei telefoni. Da quella seconda chiamata al ristorante, le indagini divennero sempre piu' stringenti fino al colpo di scena di domenica sera. La felice conclusione del sequestro e' coincisa con la liberazione da parte della polizia di Silvio Di Lanzo, sequestrato sempre in Venezuela il 3 aprile insieme al fratello Roberto e alla moglie Isabel. Ma il piano dei banditi e' andato subito storto. Roberto e' riuscito a fuggire mentre la donna e' stata rilasciata qualche giorno dopo in una citta' a 150 chilometri dalla capitale. Grazie alle informazioni ottenute dalla famiglia - molto noto nel Paese - la polizia venezuelana ha stretto il cerchio attorno alla banda. E le indagini sono state coronate da successo. Gli agenti hanno liberato l'ostaggio ed hanno catturato in un primo momento dieci banditi e, successivamente altri sei sequestratori. Non sarebbe stato pagato alcun riscatto. ----------------------------------------------------------------- I PARENTI NEL NAPOLETANO La gioia di nonna Rosalia: "E' finita la grande paura" CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli) - Nonna Rosalia ha saputo dal telegiornale. "Ma non so ancora abbastanza. Hanno detto che mio nipote e' stato liberato e basta", dice mentre trascorre il pomeriggio a casa della figlia Maria in attesa di una telefonata da Aruba. Le due donne sono le uniche parenti strette della famiglia Ferrara rimaste a Castellammare, da dove il padre del bimbo liberato ieri parti' quasi trent'anni fa. La nonna di Gianni sta come starebbe qualsiasi altra nonna in una situazione cosi'. E' agitata: "Adesso e' cominciata un'altra attesa, l'attesa per poter parlare con il bambino, capire come sta. Io finche' non sento la sua voce non sto tranquilla, ma gia' so che dovro' aspettare domani, perche' ne' lui ne' mio figlio sono ancora tornati a casa. Comunque va bene anche cosi'. E' finito un incubo e abbiamo avuto tutti una paura tremenda. Sono felicissima". La telefonata dall'altra parte dell'oceano l'ha invece fatta immediatamente Antonio Bussi, l'amico dei Ferrara che si trovava ad Aruba quando Gianni fu rapito. "Io vado li' ogni anno, e il bambino l'ho visto crescere. Per ora sono riuscito a parlare soltanto con Filomena, sua madre. L'ho trovata serena, e ovviamente felicissima. Le ho detto che qui siamo tutti accanto a loro. Le ho detto che in questi due mesi tanta gente e' stata in ansia per il bambino".

http://tinyurl.com/64vsmp

Logged

".......O you who love clear edges
more than anything ......    watch the edges that blur"
2NJSons_Mom
Monkey All Star
*****
Offline Offline

Posts: 11324



« Reply #366 on: June 11, 2008, 12:38:45 PM »

I spent some time, also, looking at the Presidential Award site, ISA site.  ISA is owned by a local organization 'Stichting'.  Searching some more, I found that the Aruba Hotel School was once governed by STICHTING ARUBA HOSPITALITY TRADES TRAINING  CENTER, and at that site I found many familiar surnames under faculty members ( one poor woman's name just says Ms.)....the school is now part of Colegio Arubano (sp)...called Education Professional Intermedio....bottom line, though is that it's all linked to AHATA, etc.

Here's the link...check out faculty members:

http://www.aruba.com/extlinks/epiweb/index.php


ISA is accredited a US admin, is associated with American International Schools, has US staff & administrators, so that's probably why they can participate so easily in the Presidential Award program.  imo




Hi 2NJ,

I checked ISA out a little while back.  They are also connected to and part of American Schools Internaional which is a private business out of Princeton.  Were you OK with the storm?  I was pelted with hail and lost all power until 5 AM.

SS, I think we were saying the same thing, I just may have turned the name around.  We've all looked at ISA several times since 2005...

The storm blew through here between 8:30 & 9:30 pm.  The winds were something. Not sure what damage may have occurred.  I've not gone out and about yet today....our power was okay, thankfully.
Logged

R.I.P Dear 2NJ - say hi to Peaches for us!

I expect a miracle _Peaches ~ ~ May She Rest In Peace.

SOMEONE KNOWS THE TRUTH  

None of us here just fell off the turnip truck. - Magnolia
2NJSons_Mom
Monkey All Star
*****
Offline Offline

Posts: 11324



« Reply #367 on: June 11, 2008, 12:41:24 PM »

Bleachedblack,

Someone posted that within the past day or so....not sure if here, or S&S thread...
Logged

R.I.P Dear 2NJ - say hi to Peaches for us!

I expect a miracle _Peaches ~ ~ May She Rest In Peace.

SOMEONE KNOWS THE TRUTH  

None of us here just fell off the turnip truck. - Magnolia
2NJSons_Mom
Monkey All Star
*****
Offline Offline

Posts: 11324



« Reply #368 on: June 11, 2008, 12:50:16 PM »

Good catch BB 

On 2-6-98 an Italian boy, GIANNI FERRARA, was kidnapped in ARUBA then taken off the island to VENEZUELA

without his kidnapping nor his transportation to VENEZUELA ever being detected by any ARUBAN authorities.

FERRARA was forcibly freed on 4-22-98, and 38 people were arrested. 3-24-98
=====================
Also on the same Day that 38 people were arrested,Amy Bradley vanished when arriving in Curacao on a cruise ship.
On 3-24-98 another AMERICAN, AMY LYNN BRADLEY, vanished

SM Murder and Crime thread
http://scaredmonkeys.net/index.php?topic=188.msg39640
WOW! Where were the 38 arrested? Amy Bradley on 3-24-98 as well?? WOW!
38 people is a lot! 

It appears that a lot happened with the Mobs in 1998. Smid was running the big money laundering investigation at the Excelsior and a few months later Posner took it over from the Cuntrera-Caruana clan..It wouldn't suprise me at all if the if the ferreras were caught up in all of this. I am convinced these Italian Mobsters and those associated with Posner are still major heavyweights on that island. Why was the boy kidnapped and all of those people arrested?

I bet if Jossy wanted to...He could tell us who is really at work behind the scenes and who really owns that island..And since the Lions Den was brought up..I am sure he could tell us all about that place and the sex partys.

BB,

It wasn't the article translated, just a quote from Murder & Crime thread.
Logged

R.I.P Dear 2NJ - say hi to Peaches for us!

I expect a miracle _Peaches ~ ~ May She Rest In Peace.

SOMEONE KNOWS THE TRUTH  

None of us here just fell off the turnip truck. - Magnolia
Buckeye
Monkey All Star Jr.
****
Offline Offline

Posts: 5376



« Reply #369 on: June 11, 2008, 01:18:07 PM »

bb

I had read the US and FBI were involved because they had the "connections".
Logged
Buckeye
Monkey All Star Jr.
****
Offline Offline

Posts: 5376



« Reply #370 on: June 11, 2008, 01:28:49 PM »

in addition to the police in Caracas, would help the Fbi. In quella regione, gli investigatori americani hanno buone fonti. In that region, investigators Americans have good sources. Nel '92 scoprirono che dalle parti di Punto Fijo, grazie alla rete di complicita', si era nascosto Pablo Escobar, il ricercato numero uno dei boss colombiani. In'92 discovered that the parties Punto Fijo, thanks to the network of complicity ', had hidden Pablo Escobar, sought a number of Colombians boss. La notizia arrivo' all'Fbi e alla Dea, l'ente antidroga Usa. The news arrival 'all'Fbi and Dea, the body uses drugs.

http://translate.google.com/translate?hl=en&sl=it&u=http://archiviostorico.corriere.it/1998/febbraio/16/Affare_miliardario_dietro_rapimento_del_co_0_9802164711.shtml&sa=X&oi=translate&resnum=2&ct=result&prev=/search%3Fq%3D%2522Gianni%2BGiuliano%2BFerrara%2522%26hl%3Den%26sa%3DG

Logged
Tamikosmom
Monkey Mega Star
******
Offline Offline

Posts: 37229



« Reply #371 on: June 11, 2008, 01:50:43 PM »

Cnn.com/crime has an article about Bauder College Students working on the Natalee Holloway Case.


.... This year's Levy and Holloway investigations seem to carry special meaning for the students.

"Natalee Holloway was graduating high school. She had so many plans, so many things to do, so it just makes it a little more close to home," Gosdin said. "It could happen to any of us. You just, you never know."

"They identify very well with Natalee and with Chandra," McCollum said. "With Chandra, she was a criminal justice major at one time, and she had aspirations of going into the federal government; a lot of our students do as well. And with Natalee, I've got several students who are 19, 20 years old, really on that cusp of starting their college career."
advertisement

Susan Levy and Beth Holloway personally met with the crime club class of 2008. One student, Antonio Wilson, was so moved that he drove to Natalee Holloway's hometown, Mountain Brook, Alabama, after talking with her mother.



"The students became completely dedicated once they met the family members of the victims," McCollum said. "The victims are real people, the cases are real cases, and the research is real investigative work."


http://www.cnn.com/2008/CRIME/06/11/crime.club/index.html

Thank you.

I hope each investigating student read Dave Holloway's CORRUPTION IN PARADISE and Beth Holloways LOVING NATALEE.  These books would provide excellent foundations to begin their investigative journey into the disappearance of Natalee Holloway.

Janet





Janet
Logged

Loving Natalee - Beth Holloway
Page 219: I have to make difficult choices every day.  I have to make a conscious decision every morning when I wake up not to be bitter, not to live in resentment and let anger control me.  It's not easy.  I ask God to help me.
_____

“A person of integrity expects to be believed and when he’s not, he let’s time prove him right.” -unknown
Buckeye
Monkey All Star Jr.
****
Offline Offline

Posts: 5376



« Reply #372 on: June 11, 2008, 02:00:32 PM »

Cnn.com/crime has an article about Bauder College Students working on the Natalee Holloway Case.


.... This year's Levy and Holloway investigations seem to carry special meaning for the students.

"Natalee Holloway was graduating high school. She had so many plans, so many things to do, so it just makes it a little more close to home," Gosdin said. "It could happen to any of us. You just, you never know."

"They identify very well with Natalee and with Chandra," McCollum said. "With Chandra, she was a criminal justice major at one time, and she had aspirations of going into the federal government; a lot of our students do as well. And with Natalee, I've got several students who are 19, 20 years old, really on that cusp of starting their college career."
advertisement

Susan Levy and Beth Holloway personally met with the crime club class of 2008. One student, Antonio Wilson, was so moved that he drove to Natalee Holloway's hometown, Mountain Brook, Alabama, after talking with her mother.



"The students became completely dedicated once they met the family members of the victims," McCollum said. "The victims are real people, the cases are real cases, and the research is real investigative work."


http://www.cnn.com/2008/CRIME/06/11/crime.club/index.html

Thank you.

I hope each investigating student read Dave Holloway's CORRUPTION IN PARADISE and Beth Holloways LOVING NATALEE.  These books would provide excellent foundations to begin their investigative journey into the disappearance of Natalee Holloway.

Janet





Janet

I don't know about "all" but this is from the log of one of the students:

After meeting Holloway at AUM, I read her book, "Loving Natalee," that she wrote with Sunny Tillman. The book left me with more questions as to what happened to Natalee. Why were suspects not interviewed in more depth? Why was the boat not searched by forensic experts? Why was the mother of the victim treated so shabbily?

http://www.cnn.com/2008/CRIME/06/11/ccc.log.gosdin/index.html
Logged
klaasend
Administrator
Monkey Mega Star
*
Offline Offline

Posts: 74276



WWW
« Reply #373 on: June 11, 2008, 02:08:35 PM »

http://www.telegraaf.nl/binnenland/4206217/_Joran_feest_gewoon_door__.html?p=15,1

binnenland
Joran feest gewoon door
Joran van der Sloot zet de bloemetjes weer flink buiten. Het weekblad Privé onthult foto's waarop Joran met 'nieuwe Amerikaanse vrienden' feestviert in Thailand. Hij poseert, drinkend uit een emmer drank en zelfs poedeltjenaakt op het strand.
 
 

Hij zou anoniem feestvieren met andere toeristen op het eilandje Koh Samet, waar een toerist hem fotografeerde. "I am the king of the ocean", schreeuwde hij volgens de ooggetuige, terwijl hij per speedboot het eiland verliet.

Joran zou zich onder behandeling hebben laten stellen bij een psychiatrische instelling om therapie te krijgen voor 'mensen die zijn vastgelopen in het gewone leven' en kampen met 'gedrags- en psychiatrische problemen'.

'Internetvriend' Martin Bakx had hem eerder geld geleend om 'tien jaar cel in Thailand te voorkomen' omdat Joran betrapt zou zijn met softdrugs. Uiteindelijk verdween 6000 euro van zijn rekening, beweerde de gedupeerde.
 
 





Through translator:

Joran party simply by
Joran van der Sloot put the flowers back lot outside. The weekly magazine Private unveils photographs showing Joran with "new American friends' feestviert in Thailand. He poses, drinking from a bucket and even poedeltjenaakt drink on the beach.
   
 

He would celebrate with other anonymous tourists on the island of Koh Samet, where he photographed a tourist. "I am the king of the ocean," he cried, according to the eyewitness, while he left the island by speedboat.

Joran should have been under treatment in a psychiatric institution set to receive therapy for people who are stuck in everyday life "and suffering from 'behavioural and psychiatric problems."

'Internetvriend' Martin Bakx he had previously borrowed money to 'ten years in prison in Thailand to prevent' because Joran would be caught with soft drugs. Eventually 6000 euros disappeared from his account, said the injured.
Logged
klaasend
Administrator
Monkey Mega Star
*
Offline Offline

Posts: 74276



WWW
« Reply #374 on: June 11, 2008, 02:12:42 PM »

Just proves he really is a little prick 
Logged
SS
Monkey Junky
***
Offline Offline

Posts: 3216


« Reply #375 on: June 11, 2008, 02:13:00 PM »

Here is an archived article I found about the kid graduating with Valentin- Gianni Ferrara, kidnapped at the age of 8 from his Italian parents in Aruba and taken to Venezuela. Throught the aid of the Italian government along with a ransom paid by his father he was returned to them and is now graduating. Not sure why I am so interested in this........now are there any translators?

++++++++
Per Gianni Ferrara, 8 anni, 650 milioni di riscatto. Altro blitz: torna a casa l' imprenditore Silvio Di Lanzo sequestrato in Venezuela
Liberato il bambino rapito ad Aruba
Le prime parole al padre: " Sto bene, sono anche ingrassato " . Presa la banda

----------------------------------------------------------------- Per Gianni Ferrara, 8 anni, 650 milioni di riscatto. Altro blitz: torna a casa l'imprenditore Silvio Di Lanzo sequestrato in Venezuela Liberato il bambino rapito ad Aruba Le prime parole al padre: "Sto bene, sono anche ingrassato". Presa la banda DAL NOSTRO INVIATO CARACAS - "Papa', stai calmo, sei troppo agitato. Sono io, Giovanni, sto benissimo. Non vedi? Sono perfino ingrassato...". Sono state queste le prime parole, pronunciate in spagnolo, che domenica sera (in Italia erano le 3.30 di lunedi' mattina) hanno sancito la fine di un incubo che durava da 73 gioni. + libero, sano e salvo, infatti, da ieri, il bambino di 8 anni, figlio di un napoletano, sequestrato nel Mar dei Caraibi. La famiglia non sta in se' dalla gioia, i rapitori sono stati tutti identificati, in maggioranza arrestati e in parte braccati, la Farnesina piu' che soddisfatta. + un successo tutto italiano il felice epilogo del rapimento, iniziato il 6 febbraio nell'isola di Aruba, del piccolo Gianni Giuliano Ferrara, quarto e ultimo figlio del ricco ristoratore di Castellammare di Stabia, Giovanni Ferrara, di 48 anni, e "festeggiato" dal contemporaneo blitz che ha portato alla liberazione dell'altro italiano rapito in Venezuela, l'impreditore Silvio Di Lanzo. Il rilascio del piccolo e' avvenuto nella terra ferma, in Venezuela, nella citta' di Maracaibo, un milione e mezzo di abitanti, capitale dello Stato di Zulia e del petrolio, la maggior ricchezza del Paese. Domenica sera, alle ore 21.30 locali, il bambino e' riapparso come dal nulla in buone condizioni fisiche e psicologiche sulle rive del grandissimo lago su cui sorge la seconda citta' del Venezuela, che dista poche decine di chilometri dall'isola in cui era stato prelevato. Indossava gli stessi pantaloncini e la stessa maglietta della sera del sequestro. In piu' aveva alcuni chili e un paio di scarpe nuove. Quelle che i rapitori si erano degnati di comprargli dato che lo avevano rapito scalzo. Proprio questo particolare era stato il segnale di riconoscimento nella seconda telefonata, quando i familiari, in preda all'angoscia, avevano chiesto un segno di riconoscimento preciso per non cadere nelle mani di sciacalli: "Era scalzo, il bambino", gli rispose il telefonista della banda. Il rilascio, come detto, e' avvenuto in piazza della Repubblica dove il piccolo ostaggio ha atteso che il padre convocato dai sequestratori giungesse in taxi. Vedendo il genitore incredulo e agitatissimo il bambino ha pensato bene di rincuorarlo, parlando in perfetto spagnolo con qualche parola di italiano ma senza neppure una in papiamento, la lingua delle Antille olandesi: "L'ho dimenticato del tutto", si e' giustificato il piccolo. Quasi contemporaneamente al padre e' giunto anche il rappresentante delle forze di polizia italiane che ha avuto un ruolo determinante in questo sequestro: il capitano dei carabinieri Gennaro Scala. Per la verita' la liberazione, se non annunciata, era ormai prevedibile: il riscatto, 360 mila dollari, circa 650 milioni di lire (ma la richiesta iniziale era stata niente meno che di 2 milioni e mezzo di dollari) era stata pagata sabato sera sempre a Maracaibo proprio dall'ufficiale dei carabinieri. Il quale, spacciandosi per un parente dell'ostaggio, aveva cosi' voluto compiere l'ultima beffa alla scalcagnata, ma pericolosa banda dei sequestratori di cui sapeva quasi tutto, grazie ai pedinamenti e alle intercettazioni compiuti da un efficiente nucleo della polizia venezuelana, messo a disposizione del nostro ufficiale che ha usato la sua ventennale esperienza di investigatore per mettere nel sacco una banda che godeva dell'appoggio di un basista molto vicino alla famiglia Ferrara. Le indagini condotte in perfetto accordo tra Venezuela, Olanda e Italia, in effetti, grazie al coordinamento internazionale attribuito al nostro carabiniere dal magistrato di Aruba, sono state efficacissime: gli autori del sequestro sono stati identificati tutti dopo qualche settimana e la maggior parte, ben trentasette persone, ieri e' finita nelle poco ospitali carceri locali. E quelli che sono in liberta', pare cinque, hanno le ore contate. + stata recuperata perfino una parte del riscatto pagato. Intanto ieri l'ex ostaggio e i suoi familiari hanno cambiato area per ragioni di sicurezza. La madre di Gianni, Filomena, non era in se' dalla gioia: "E' finito l'incubo. Adesso sto bene, finalmente mio figlio e' stato liberato". ----------------------------------------------------------------- IL RETROSCENA Cosi' un capitano dei carabinieri ha dato la svolta all'indagine In una telefonata la chiave dell'inchiesta L'ufficiale e' addetto militare dell'ambasciata DAL NOSTRO INVIATO CARACAS - Il capitano Gennaro Scala, che ha seguito il sequestro del bambino fin dai primi giorni ed e' diventato il regista delle indagini in continuo collegamento con il capo della polizia italiana, ha assaggiato sulla sua pelle quanto sia amaro passare da indagatore a indagato, anzi incarcerato. Gennaro Scala, infatti, cinquanta anni, sposato, due figli universitari, pur avendo alle spalle una brillante carriera prima come collaboratore del generale Dalla Chiesa nella lotta al terrorismo, poi comandante dei nuclei operativi a Verona e a Palermo, proprio nella citta' siciliana ha conosciuto il momento peggiore della sua vita di uomo e di militare. Nell'ottobre 1985 fu coinvolto, quale comandante del nucleo operativo, nell'inchiesta sul caso di Salvatore Marino, il picciotto che mori' sotto interrogatorio in questura. Il capitano si fece quindici mesi di carcere, fu sospeso, gli fu bloccata la carriera (gliela stanno ricostruendo solo adesso) salvo vedersi assolto in tutti i gradi di giudizio ad essere pienamente riabilitato. Trasferito come addetto militare all'Ambasciata di Caracas si e' buttato anima e corpo nell'inchiesta per salvare il bambino e assicurare alla giustizia venezuelana i colpevoli. La svolta nell'inchiesta sul sequestro del bambino risale alle 21.30 di sabato 21 febbraio quando la capitale Oranjestad e il resto degli 80 mila abitanti di Aruba avevano in mente il Carnevale. Solamente la famiglia Ferrara aveva ben altro a cui pensare. Giovanni Ferrara infatti si era trasferito a uno dei suoi tre ristoranti, il Solemare, in compagnia del capitano Scala sperando di avere un contatto con i banditi. I rapitori infatti si erano fatti vivi solamente una volta, il giorno dopo il sequestro a casa di Michael, il fratello di Filomena, la moglie di Ferrara. La telefonata era sta intercettata in Venezuela, Scala ne era stato subito informato e aveva fatto disporre, d'accordo con le autorita' giudiziarie di Aruba i controlli dei telefoni. Da quella seconda chiamata al ristorante, le indagini divennero sempre piu' stringenti fino al colpo di scena di domenica sera. La felice conclusione del sequestro e' coincisa con la liberazione da parte della polizia di Silvio Di Lanzo, sequestrato sempre in Venezuela il 3 aprile insieme al fratello Roberto e alla moglie Isabel. Ma il piano dei banditi e' andato subito storto. Roberto e' riuscito a fuggire mentre la donna e' stata rilasciata qualche giorno dopo in una citta' a 150 chilometri dalla capitale. Grazie alle informazioni ottenute dalla famiglia - molto noto nel Paese - la polizia venezuelana ha stretto il cerchio attorno alla banda. E le indagini sono state coronate da successo. Gli agenti hanno liberato l'ostaggio ed hanno catturato in un primo momento dieci banditi e, successivamente altri sei sequestratori. Non sarebbe stato pagato alcun riscatto. ----------------------------------------------------------------- I PARENTI NEL NAPOLETANO La gioia di nonna Rosalia: "E' finita la grande paura" CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli) - Nonna Rosalia ha saputo dal telegiornale. "Ma non so ancora abbastanza. Hanno detto che mio nipote e' stato liberato e basta", dice mentre trascorre il pomeriggio a casa della figlia Maria in attesa di una telefonata da Aruba. Le due donne sono le uniche parenti strette della famiglia Ferrara rimaste a Castellammare, da dove il padre del bimbo liberato ieri parti' quasi trent'anni fa. La nonna di Gianni sta come starebbe qualsiasi altra nonna in una situazione cosi'. E' agitata: "Adesso e' cominciata un'altra attesa, l'attesa per poter parlare con il bambino, capire come sta. Io finche' non sento la sua voce non sto tranquilla, ma gia' so che dovro' aspettare domani, perche' ne' lui ne' mio figlio sono ancora tornati a casa. Comunque va bene anche cosi'. E' finito un incubo e abbiamo avuto tutti una paura tremenda. Sono felicissima". La telefonata dall'altra parte dell'oceano l'ha invece fatta immediatamente Antonio Bussi, l'amico dei Ferrara che si trovava ad Aruba quando Gianni fu rapito. "Io vado li' ogni anno, e il bambino l'ho visto crescere. Per ora sono riuscito a parlare soltanto con Filomena, sua madre. L'ho trovata serena, e ovviamente felicissima. Le ho detto che qui siamo tutti accanto a loro. Le ho detto che in questi due mesi tanta gente e' stata in ansia per il bambino".

http://tinyurl.com/64vsmp






Not for nothin', Ya know it's really a sad state of affairs when two out of nine graduates in that class are entwined in international horrors.  Gianni was kidnapped and Val is the brother of someone who is world known for kidnapping and murder. Val might even have a direct connect himself.  What does this tell you about Aruba? 
Logged
Rob
Monkey All Star
*****
Offline Offline

Posts: 12469



WWW
« Reply #376 on: June 11, 2008, 02:17:11 PM »

Just proves he really is a little prick 

it's called a mangina 

Logged

Truth, Justice and the American Way.

+++

~ livin' the life I was born to live - givin' it all I've got to give ~
Helen Back
Monkey Junky
***
Offline Offline

Posts: 1343



« Reply #377 on: June 11, 2008, 02:17:48 PM »

Here is an archived article I found about the kid graduating with Valentin- Gianni Ferrara, kidnapped at the age of 8 from his Italian parents in Aruba and taken to Venezuela. Throught the aid of the Italian government along with a ransom paid by his father he was returned to them and is now graduating. Not sure why I am so interested in this........now are there any translators?

Original text:   Translation: Italian » English
Per Gianni Ferrara, 8 anni, 650 milioni di riscatto. Altro blitz: torna a casa l' imprenditore Silvio Di Lanzo sequestrato in Venezuela Liberato il bambino rapito ad Aruba Le prime parole al padre: " Sto bene, sono anche ingrassato " . Presa la banda ----------------------------------------------------------------- Per Gianni Ferrara, 8 anni, 650 milioni di riscatto. Altro blitz: torna a casa l'imprenditore Silvio Di Lanzo sequestrato in Venezuela Liberato il bambino rapito ad Aruba Le prime parole al padre: "Sto bene, sono anche ingrassato". Presa la banda DAL NOSTRO INVIATO CARACAS - "Papa', stai calmo, sei troppo agitato. Sono io, Giovanni, sto benissimo. Non vedi? Sono perfino ingrassato...". Sono state queste le prime parole, pronunciate in spagnolo, che domenica sera (in Italia erano le 3.30 di lunedi' mattina) hanno sancito la fine di un incubo che durava da 73 gioni. + libero, sano e salvo, infatti, da ieri, il bambino di 8 anni, figlio di un napoletano, sequestrato nel Mar dei Caraibi. La famiglia non sta in se' dalla gioia, i rapitori sono stati tutti identificati, in maggioranza arrestati e in parte braccati, la Farnesina piu' che soddisfatta. + un successo tutto italiano il felice epilogo del rapimento, iniziato il 6 febbraio nell'isola di Aruba, del piccolo Gianni Giuliano Ferrara, quarto e ultimo figlio del ricco ristoratore di Castellammare di Stabia, Giovanni Ferrara, di 48 anni, e "festeggiato" dal contemporaneo blitz che ha portato alla liberazione dell'altro italiano rapito in Venezuela, l'impreditore Silvio Di Lanzo. Il rilascio del piccolo e' avvenuto nella terra ferma, in Venezuela, nella citta' di Maracaibo, un milione e mezzo di abitanti, capitale dello Stato di Zulia e del petrolio, la maggior ricchezza del Paese. Domenica sera, alle ore 21.30 locali, il bambino e' riapparso come dal nulla in buone condizioni fisiche e psicologiche sulle rive del grandissimo lago su cui sorge la seconda citta' del Venezuela, che dista poche decine di chilometri dall'isola in cui era stato prelevato. Indossava gli stessi pantaloncini e la stessa maglietta della sera del sequestro. In piu' aveva alcuni chili e un paio di scarpe nuove. Quelle che i rapitori si erano degnati di comprargli dato che lo avevano rapito scalzo. Proprio questo particolare era stato il segnale di riconoscimento nella seconda telefonata, quando i familiari, in preda all'angoscia, avevano chiesto un segno di riconoscimento preciso per non cadere nelle mani di sciacalli: "Era scalzo, il bambino", gli rispose il telefonista della banda. Il rilascio, come detto, e' avvenuto in piazza della Repubblica dove il piccolo ostaggio ha atteso che il padre convocato dai sequestratori giungesse in taxi. Vedendo il genitore incredulo e agitatissimo il bambino ha pensato bene di rincuorarlo, parlando in perfetto spagnolo con qualche parola di italiano ma senza neppure una in papiamento, la lingua delle Antille olandesi: "L'ho dimenticato del tutto", si e' giustificato il piccolo. Quasi contemporaneamente al padre e' giunto anche il rappresentante delle forze di polizia italiane che ha avuto un ruolo determinante in questo sequestro: il capitano dei carabinieri Gennaro Scala. Per la verita' la liberazione, se non annunciata, era ormai prevedibile: il riscatto, 360 mila dollari, circa 650 milioni di lire (ma la richiesta iniziale era stata niente meno che di 2 milioni e mezzo di dollari) era stata pagata sabato sera sempre a Maracaibo proprio dall'ufficiale dei carabinieri. Il quale, spacciandosi per un parente dell'ostaggio, aveva cosi' voluto compiere l'ultima beffa alla scalcagnata, ma pericolosa banda dei sequestratori di cui sapeva quasi tutto, grazie ai pedinamenti e alle intercettazioni compiuti da un efficiente nucleo della polizia venezuelana, messo a disposizione del nostro ufficiale che ha usato la sua ventennale esperienza di investigatore per mettere nel sacco una banda che godeva dell'appoggio di un basista molto vicino alla famiglia Ferrara. Le indagini condotte in perfetto accordo tra Venezuela, Olanda e Italia, in effetti, grazie al coordinamento internazionale attribuito al nostro carabiniere dal magistrato di Aruba, sono state efficacissime: gli autori del sequestro sono stati identificati tutti dopo qualche settimana e la maggior parte, ben trentasette persone, ieri e' finita nelle poco ospitali carceri locali. E quelli che sono in liberta', pare cinque, hanno le ore contate. + stata recuperata perfino una parte del riscatto pagato. Intanto ieri l'ex ostaggio e i suoi familiari hanno cambiato area per ragioni di sicurezza. La madre di Gianni, Filomena, non era in se' dalla gioia: "E' finito l'incubo. Adesso sto bene, finalmente mio figlio e' stato liberato". ----------------------------------------------------------------- IL RETROSCENA Cosi' un capitano dei carabinieri ha dato la svolta all'indagine In una telefonata la chiave dell'inchiesta L'ufficiale e' addetto militare dell'ambasciata DAL NOSTRO INVIATO CARACAS - Il capitano Gennaro Scala, che ha seguito il sequestro del bambino fin dai primi giorni ed e' diventato il regista delle indagini in continuo collegamento con il capo della polizia italiana, ha assaggiato sulla sua pelle quanto sia amaro passare da indagatore a indagato, anzi incarcerato. Gennaro Scala, infatti, cinquanta anni, sposato, due figli universitari, pur avendo alle spalle una brillante carriera prima come collaboratore del generale Dalla Chiesa nella lotta al terrorismo, poi comandante dei nuclei operativi a Verona e a Palermo, proprio nella citta' siciliana ha conosciuto il momento peggiore della sua vita di uomo e di militare. Nell'ottobre 1985 fu coinvolto, quale comandante del nucleo operativo, nell'inchiesta sul caso di Salvatore Marino, il picciotto che mori' sotto interrogatorio in questura. Il capitano si fece quindici mesi di carcere, fu sospeso, gli fu bloccata la carriera (gliela stanno ricostruendo solo adesso) salvo vedersi assolto in tutti i gradi di giudizio ad essere pienamente riabilitato. Trasferito come addetto militare all'Ambasciata di Caracas si e' buttato anima e corpo nell'inchiesta per salvare il bambino e assicurare alla giustizia venezuelana i colpevoli. La svolta nell'inchiesta sul sequestro del bambino risale alle 21.30 di sabato 21 febbraio quando la capitale Oranjestad e il resto degli 80 mila abitanti di Aruba avevano in mente il Carnevale. Solamente la famiglia Ferrara aveva ben altro a cui pensare. Giovanni Ferrara infatti si era trasferito a uno dei suoi tre ristoranti, il Solemare, in compagnia del capitano Scala sperando di avere un contatto con i banditi. I rapitori infatti si erano fatti vivi solamente una volta, il giorno dopo il sequestro a casa di Michael, il fratello di Filomena, la moglie di Ferrara. La telefonata era sta intercettata in Venezuela, Scala ne era stato subito informato e aveva fatto disporre, d'accordo con le autorita' giudiziarie di Aruba i controlli dei telefoni. Da quella seconda chiamata al ristorante, le indagini divennero sempre piu' stringenti fino al colpo di scena di domenica sera. La felice conclusione del sequestro e' coincisa con la liberazione da parte della polizia di Silvio Di Lanzo, sequestrato sempre in Venezuela il 3 aprile insieme al fratello Roberto e alla moglie Isabel. Ma il piano dei banditi e' andato subito storto. Roberto e' riuscito a fuggire mentre la donna e' stata rilasciata qualche giorno dopo in una citta' a 150 chilometri dalla capitale. Grazie alle informazioni ottenute dalla famiglia - molto noto nel Paese - la polizia venezuelana ha stretto il cerchio attorno alla banda. E le indagini sono state coronate da successo. Gli agenti hanno liberato l'ostaggio ed hanno catturato in un primo momento dieci banditi e, successivamente altri sei sequestratori. Non sarebbe stato pagato alcun riscatto. ----------------------------------------------------------------- I PARENTI NEL NAPOLETANO La gioia di nonna Rosalia: "E' finita la grande paura" CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli) - Nonna Rosalia ha saputo dal telegiornale. "Ma non so ancora abbastanza. Hanno detto che mio nipote e' stato liberato e basta", dice mentre trascorre il pomeriggio a casa della figlia Maria in attesa di una telefonata da Aruba. Le due donne sono le uniche parenti strette della famiglia Ferrara rimaste a Castellammare, da dove il padre del bimbo liberato ieri parti' quasi trent'anni fa. La nonna di Gianni sta come starebbe qualsiasi altra nonna in una situazione cosi'. E' agitata: "Adesso e' cominciata un'altra attesa, l'attesa per poter parlare con il bambino, capire come sta. Io finche' non sento la sua voce non sto tranquilla, ma gia' so che dovro' aspettare domani, perche' ne' lui ne' mio figlio sono ancora tornati a casa. Comunque va bene anche cosi'. E' finito un incubo e abbiamo avuto tutti una paura tremenda. Sono felicissima". La telefonata dall'altra parte dell'oceano l'ha invece fatta immediatamente Antonio Bussi, l'amico dei Ferrara che si trovava ad Aruba quando Gianni fu rapito. "Io vado li' ogni anno, e il bambino l'ho visto crescere. Per ora sono riuscito a parlare soltanto con Filomena, sua madre. L'ho trovata serena, e ovviamente felicissima. Le ho detto che qui siamo tutti accanto a loro. Le ho detto che in questi due mesi tanta gente e' stata in ansia per il bambino". http://tinyurl.com/64vsmp       
For Gianni Ferrara, 8 years, 650 million ransom. Other blitz: back home, 'entrepreneur Silvio Di Lanzo seized in Venezuela
Liberato the child abducted in Aruba
The first words to his father: "I'm fine, are also fattened." Presa la banda

-------------------------------------------------- --------------- For Gianni Ferrara, 8 years, 650 million ransom. Other blitz: back at home entrepreneur Silvio Di Lanzo kidnapped in Venezuela released the child abducted in Aruba The first words to his father: "I'm fine, are also fattened." Presa la banda SENT BY OUR CARACAS - "Pope ', you're calm, you're too rough.'s Me, John, I'm fine. Do not you see? Even have fattened ...". These were the first words spoken in Spanish, that Sunday evening (in Italy were 3.30 of Monday 'morning) have sanctioned the end of a nightmare that lasted from 73 regions. + Free, safe and sound, in fact, since yesterday, the child of 8 years, son of a Neapolitan, seized in the Caribbean. The family is not itself 'the joy, the kidnappers have all been identified, mostly arrested and partly hunted, the foreign ministry more' that satisfied. + A success all Italian happy epilogue of kidnapping, which began on February 6 on the island of Aruba, the little Gianni Giuliano Ferrara, the fourth and last child of the rich restaurateur of Castellammare di Stabia, Giovanni Ferrara, 48 years, and "celebrated" by contemporary blitz that led to the release of Italian kidnapped in Venezuela, impreditore Silvio Di Lanzo. The issue of small and 'happened in the mainland, Venezuela, in the city' of Maracaibo, one million and a half inhabitants, capital of the State of Zulia and oil, the majority wealth of the country. Sunday evening at 21.30 hours local children and 'reappeared as from scratch in good physical and psychological conditions on the banks of the great lake on which stands the second city' of Venezuela, which is a few tens of kilometres from where it was fetched. Indossava the same shorts and T-shirt the same evening of the abduction. Plus' had some chili and a pair of new shoes. Those that the kidnappers had degnati of comprargli since it had kidnapped the heel. That particular was a sign of recognition in the second phone call, when the family, prey all'angoscia, had asked for a clear sign of recognition for not falling into the hands of sciacalli: "It was bare, the child," said the telefonista of banda. The issue, as I said, 'happened in Piazza della Repubblica where the little hostage has since his father summoned by the abductors reached by taxi. Seeing the unbelieving parent and the child agitatissimo thought good of rincuorarlo, speaking in perfect Spanish with a few words of Italian, but without even one in papiamento, the language of the Netherlands Antilles: "I totally forgot," and 'justified small. Almost simultaneously with the father and 'now also the representative of Italian police which had a decisive role in this kidnapping: the captain of the policemen Gennaro Scala. For the truth 'liberation, if not announced, had become predictable: the ransom, 360 thousand U.S. dollars, about 650 million lire (but the initial request had been nothing less than 2 million and half dollars) was paid Saturday evening Maracaibo always precisely by a carabinieri. The which, spacciandosi for a relative dell'ostaggio, had so 'wanted to make the final insult to scalcagnata, but dangerous banda of kidnappers referred knew almost everything, thanks to pedinamenti and interceptions made by an efficient core of the Venezuelan police, put at the disposal of our official has used his twenty years of experience investigator to put in a lot banda that enjoyed the support of a basista very close to the family Ferrara. Investigations conducted in perfect agreement between Venezuela, Holland and Italy, in fact, thanks to international coordination attributed to our carabiniere magistrate from Aruba, were efficacissime: the authors of the kidnapping were all identified after a few weeks and most well - thirty-seven people, yesterday and 'finished in just hospitable local prisons. And those who are in freedom ', it seems five, have the hours counted. + Been recovered even a part of the ransom paid. Meanwhile, yesterday the former hostage and his family have changed area for security reasons. Gianni's mother, Philomena, was not itself 'the joy: "It' finished the nightmare. Now I am well, and finally my son 'was released." -------------------------------------------------- --------------- THE RETROSCENA Cosi 'a captain of the policemen gave the turning point in the investigation In a telephone call the key of The Journal and' military officer dell'ambasciata FROM OUR SENT CARACAS - The captain Gennaro Scala, which followed the seizure of children from the earliest days and 'become the director of investigations in continuous liaison with the head of Italian police, he tasted on his skin how bitter move from indagatore to suspect , Even imprisoned. Gennaro Scala, in fact, fifty years, married, two children university, although behind a brilliant career first as a collaborator of General Dalla Chiesa in the fight against terrorism, then commander of nuclei operational in Verona and Palermo, in the City 'has known Sicilian the worst moment of his life as a man and military. In 1985 he was involved, as master of the core operational, in the case of Salvatore Marino, who died picciotto 'under interrogation in the police. The captain became fifteen months in prison, was suspended, he was locked career (him are only now rebuilding) except being acquitted in all degrees of judgement to be fully rehabilitated. Moved as military attaché to the Embassy in Caracas has' thrown in the body and soul to save the child and bring to justice the culprits in Venezuela. The turnaround in the seizure of the child goes back to 21.30 for Saturday, February 21 when the capital Oranjestad and the rest of the 80 thousand inhabitants of Aruba had in mind the Carnival. Only the family Ferrara had much more to think. John Ferrara in fact had moved to one of its three restaurants, Solemare in the company of Captain Scala hoping to have a contact with the bandits. The kidnappers were in fact made only live once, the day after their abduction at home by Michael, the brother of Filomena, the wife of Ferrara. The phone call was intercepted in Venezuela is, Scala had been immediately informed and had to have, in agreement with the authorities' judicial Aruba controls telephones. From that second call to the restaurant, the investigation became more and more 'stringent until coup scene Sunday evening. The successful conclusion of kidnapping and 'coincided with the release by police Silvio Di Lanzo, ever seized in Venezuela on April 3 together with his brother Roberto and his wife Isabel. But the plan of bandits and 'immediately went wrong. Roberto and 'managed to flee while the woman and' been released after a few days in a City 'to 150 km from the capital. Thanks to information obtained by the family - well-known in the country - Venezuelan police has close the circle around the banda. And the investigations were crowned with success. Officials have released the hostage and captured a first time in ten bandits and then another six kidnappers. It would not be paid any ransom. -------------------------------------------------- --------------- The RELATIVES IN NAPOLETANO The joy of Grandma Rosalia: " 'over the great fear" CASTELLAMMARE OF STABIA (Naples) - Grandma Rosalia has the newscast. "But I do not know enough yet. They said that my nephew and 'was released and enough", says while he spent the afternoon at home of her daughter Mary awaiting a phone call from Aruba. The two women are the only close relatives of the family remained in Castellammare Ferrara, where the father of the baby released yesterday shares' nearly three decades ago. The grandmother of Gianni stands as would any other grandmother in a situation so '. E 'agitated: "Now it' started another waiting, waiting to talk with the child, understand as is. Until I 'not hear his voice I'm not quiet, but already' I know that I will have to 'wait for tomorrow because 'they' he will 'my son yet returned home. However go so well'. 'finished a nightmare and we all had a tremendous fear. I am extremely happy. The phone call the other side of it instead made immediately Antonio Bussi, the friend of Ferrara who was in Aruba when Gianni was abducted. "I'm going them 'every year, and the child I saw him grow. Right now they are able to speak only with Filomena, his mother. I found serene, and obviously delighted. I said that we are all here alongside them . I said that in these two months and many people 'was anxiety for the child. "
Logged
Helen Back
Monkey Junky
***
Offline Offline

Posts: 1343



« Reply #378 on: June 11, 2008, 02:18:39 PM »

Just proves he really is a little prick 

 

Logged
Tamikosmom
Monkey Mega Star
******
Offline Offline

Posts: 37229



« Reply #379 on: June 11, 2008, 02:21:10 PM »

Just proves he really is a little prick 

I HEARD THAT!!

 
Logged

Loving Natalee - Beth Holloway
Page 219: I have to make difficult choices every day.  I have to make a conscious decision every morning when I wake up not to be bitter, not to live in resentment and let anger control me.  It's not easy.  I ask God to help me.
_____

“A person of integrity expects to be believed and when he’s not, he let’s time prove him right.” -unknown
Pages: « 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 »   Go Up
  Print  
 
Jump to:  

Use of this web site in any manner signifies unconditional acceptance, without exception, of our terms of use.
Powered by SMF 1.1.13 | SMF © 2006-2011, Simple Machines LLC
 
Page created in 8.349 seconds with 20 queries.